Carro d’Assalto Mod. 36

Sviluppo e caratteristiche tecniche

Verso la fine della prima metà degli anni trenta si iniziò considerare l’ipotesi di migliorare e sostituire il Carro Veloce CV 33. Il carro fu considerato poco armato e troppo vulnerabile da attacchi da dietro, viste le esperienze maturate durante la guerra in Etiopia. Così l’ingegner Rosini dell’Ansaldo, cominciò lo sviluppo di una versione modernizzata del CV 33, dotata di una torretta girevole. Tale modello fu ribattezzato carro d’assalto, seguendo le direttive rilasciate dal generale Baistrocchi riguardo al processo di rammodernamento del Regio Esercito.

Source: World war photos

Così l’Ansaldo sviluppò un’evoluzione del CV 33 con un nuovo treno di rotolamento a barre a torsione, cingolo di maggior larghezza e l’armamento principale, composto da un cannone da 37/26, realizzato dall’Arsenale di Piacenza, abbinato a una mitragliatrice Scotti da 6,5 mm smontabile e sistemabile anche su affusto antiaereo posto sul cielo della torretta. Il nuovo mezzo, denominato carro d’assalto Mod. 36, non soddisfò la commissione esaminatrice a causa dell’elevato baricentro che ne limitava pesantemente la mobilità fuoristrada.


Carro cannone

Ne venne ricavata una nuova versione, denominata Carro Cannone, con la casamatta imbullonata e non più saldata, in cui l’armamento principale veniva spostato nello scafo mentre in torretta venivano installate due mitragliatrici Scotti da. 6,5 mm abbinate.


Semovente da 37/26

Venne provata anche la versione semovente, realizzata privando il mezzo della torretta rotante, nel tentativo di migliorare la carente stabilità laterale.

P.S. brevissimo riassunto derivante dal mio libro

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